Avanzi #30 - 8 agosto 2024. Mio Dio, ma parla di me.
5 cose che ho letto e che, porca vacca, potrei (vorrei) aver scritto io.
Disclaimer n°1: visto che è periodo di consigli per letture sotto l’ombrellone, ovviamente consiglio tutti i libri da cui sono tratte le citazioni che riporto. Nel caso di Simone de Beauvoir, meglio se vi procurate l’e-book.
Disclaimer n°2: non sono capace di riportare le citazioni. Avevo uno schema che utilizzavo quando ho scritto le tesi ma non lo trovo più. So che, da qualche parte, secondo un ordine e con modalità che non ricordo minimamente, dovrei riportare la casa editrice, il numero di pagina e altre informazioni, ma non lo farò (anche perché alcuni dei libri di cui mi sono segnata le citazioni li ho ascoltati).
Discleimer n°3: quattro su cinque sono libri scritti da donne, il che rientra perfettamente nel mio intento di leggere più libri scritti da donne.
«Io non insulto. Io diagnostico1.»
«Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la mattina, tutto il pomeriggio, perché non ho scelta. Per quanto voglia fermarmi, non ci riesco. Continuo a implorarmi di smettere e continuo a giocare, e questo divario, questo conflitto tra ciò che voglio e ciò che effettivamente faccio mi appare l’essenza della mia vita2.»
«Uno dei benefici che l’oppressione assicura agli oppressori è che il più umile di loro si sente superiore […]. Qui si vede bene come l’ingenuità maschile sia talvolta addirittura disarmante. Gli uomini traggono profitto dall’alterità della donna ancora in tante altre maniere più sottili. Essa è un sollievo miracoloso per tutti quelli che soffrono di complessi d’inferiorità: nessuno è di fronte alle donne più arrogante, aggressivo e sdegnoso dell’uomo malsicuro della propria virilità3.»
«Sfortunatamente, non sono saggia. Non ho una voce saggia, investita di uno sguardo speciale sul passato. Il più delle volte , ho soltanto la mia voce che non è un per cazzo saggia e la gente si stufa, ve lo assicuro. Per quanto io sia piuttosto brava a creare brani lirici all’occorrenza4.»
«Si fallisce, ma non bisogna pensare che difendere le persone che si amano sia impossibile, per questo non bisogna amarne troppe, difendere è faticoso5.»
Igiene dell’assassino - A. Nothomb.
Open - A. Agassi. Libro pazzesco, scritto magistralmente da J.R. Moehringer, ghost writer (neanche troppo ghost) anche di Spare, il memoir di Harry di Inghilterra. Giusto un premio Pulitzer qualunque. Open l’ho letto tantissimi anni fa e ho deciso di rileggerlo ora che ho iniziato a giocare e seguire il tennis, se non altro perché ora capisco quello che c’è scritto.
Il secondo sesso - S. de Beauvoir. Fa sognare di appicciare il fuoco a tutte cose.
La cronologia dell’acqua - L. Yuknavitch.
Chi dice e chi tace - C.Valerio.