Avanzi #17 - 8 aprile 2023. Mi sono sottoposta al Pap-test
Ed ha evidenziato la presenza di papilloma virus umano
Un paio di mesi fa, una carissima amica mi ha comunicato che nel giro di qualche settimana si sarebbe operata alla fessa. Ha detto proprio così: venerdì mi operano alla fessa, con il tono dissacrante che teniamo sempre nelle nostre conversazioni.
Alla fessa? Ma che cazzo dici? Perché? Cos’hai?
E quindi mi ha raccontato del risultato del Pap-test che ha evidenziato delle lesioni precancerogene del collo dell’utero che andavano rimosse. E poi mi ha chiesto quando avessi fatto l’ultimo Pap-test e quando mi sarei prenotata per ripeterlo.
L’ho fatto l’ultima volta nel 2018 e, salvo diverse disposizioni, va ripetuto ogni 5 anni (in Piemonte, da anni, è attiva un’iniziativa che si chiama Prevenzione Serena1 che permette di ripetere gratuitamente il Pap-test una volta ogni 5 anni, se non diversamente specificato); quindi mi prenoto e nel mese di febbraio mi sottopongo a questo esame. Il referto mi è arrivato giovedì 6 aprile, in busta chiusa, nella cassetta delle lettere. Recita:
Le comunichiamo che l'HPV test da lei eseguito nell'ambito di screening Prevenzione Serena, ha dato esito positivo, cioè è stata evidenziata la presenza del Papilloma Virus umano. Per questo motivo sullo stesso materiale prelevato abbiamo eseguito un Pap-test che è risultato negativo, cioè non sono state evidenziate lesioni precancerogere del collo dell'utero.
Giusto per non far preoccupare nessuno, riporto un breve estratto dal sito della Fondazione Veronesi2:
La diffusione dell'HPV è ampissima: si stima che circa l'80% delle donne sessualmente attive contragga l'infezione almeno una volta nella vita, con una prevalenza nelle giovani donne tra i 25 e i 35 anni, e che circa il 50% venga a contatto con un ceppo “ad alto rischio”.
Sul referto è scritto che devo ripetere il test tra un anno per verificare che il virus se ne sia andato da solo, come avviene circa 8 volte su 10; dice anche che è inutile ripetere l’esame prima di tale scadenza, non farei altro che sottopormi ad un esame invasivo per nulla.
E a me sembra tutto una metafora perfetta di come si debba affrontare la vita in certe circostanze: a volte devi solo aspettare. Forzare le cose per ricevere una risposta è controproducente quando non proprio dannoso.
Robe che ho letto, robe che ho ascoltato.
Quest’anno non ingrano con la lettura. Ho terminato con fatica California di Francesco Costa, personalmente il libro che ho meno preferito tra i tre di questo autore. Da inizio anno sono a quota tre libri letti, neanche uno al mese. Pazienza.
In compenso ho ascoltato/sto ascoltando una quantità considerevole di podcast davvero ben fatti, la qualità di questi prodotti di intrattenimento cresce ogni giorno. Vi segnalo i preferiti del mese:
Altri Orienti, di Simone Pieranni per Chora Media, che propone una visione del mondo dal punto di vista asiatico. Esce una puntata a settimana su tutte le piattaforme;
Attorissimi, di Antonio Iovane per OnePodcast, che racconta il lavoro e i segreti di alcuni tra i più grandi attori italiani. Una puntata a settimana, su tutte le piattaforme;
Comprami, di Daniele Vaschi e Andrea Franceschi per Il Solo 24 Ore, un’inchiesta settimanle a puntate su OnlyFans e sulle persone che lo popolano. Su tutte le piattaforme;
Sanremo Babilonia, di Gino Castaldo e Valentina Romano per OnePodcast, che racconta retroscena e aneddoti dell’evento televisivo più seguito d’Italia. Cinque episodi su tutte le piattaforme;
La rotta balcanica, di Valerio Nicolosi per Chora Media, basato sul libro Il gioco sporco, che racconta di come la maggior parte degli immigrati irregolari arrivi in Italia via terra, percorrendo, appunto, la cosiddetta rotta balcanica. Lacrimoni e rabbia. Quattro episodi su tutte le piattaforme;
Pop Porno, di Filippo Ferrari per OnePodcast, due stagioni per un totale di 18 episodi pieni di complotti e cultura pop anni ‘90 e ‘00. L’unico difetto di questo podcast è che le stagioni finiscono troppo presto, per il resto è perfetto. Su tutte le piattaforme;
Amare Parole, di Vera Gheno per il Post, un podcast in cui la sociolinguista più figa del globo terracqueo parla di linguaggio e di come questo cambi continuamente. Una puntata ogni domenica, su tutte le piattaforme.
La nave, di Luca Misculin per Il Post. Il giornalista de Il Post è partito a bordo della Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere che solca il Mediterraneo e ha realizzato praticamente in presa diretta questo podcast in dodici puntate, una per ogni giorno trascorso da Misculin sulla nave, per raccontare come funzionano i soccorsi in mare, come lavora una ONG, chi sono i soccorritori e le persone soccorse. Anche qui si piange. Su tutte le piattaforme.
Segnalo le mie ossessioni nuove di zecca: i profumi (sto studiando) e il tennis. Al solito, sempre e solo passatempi economici, ‘tacci mia.
Siate decenti, se non proprio buoni.
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/prevenzione-serena
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/tools-della-salute/glossario-delle-malattie/papillomavirus-umano-hpv#overlayer-text-plus